Lavori per il risanamento ed il consolidamento dell’edificio ex Liceo Scientifico in Via Maiella da adibire ad uffici comunali – L’aquila

Lavori per il risanamento ed il consolidamento dell’edificio ex Liceo Scientifico in Via Maiella da adibire ad uffici comunali – L’aquila

DESCRIZIONE DELL'OPERA

COMMITTENTE: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI – Provveditorato Interregionale alla OO. PP. Lazio – Abruzzo – Sardegna

Inquadramento storico del complesso edilizio

Il complesso edilizio oggetto del presente progetto è ubicato all’interno della cinta muraria, in prossimità della stessa, nel settore est della città antica (Quarto S. Maria), nelle immediate vicinanze della basilica di S. Bernardino, sorgendo ai piedi dell’omonima scalinata. L’area di intervento si estende su una superficie urbana di circa 3.600 mq, dei quali attualmente circa 1.435 occupati da edifici, circa 930 dal cortile superiore (di cui circa 770 occupati dalla rimessa interrata) e circa 1450 di sistemazione delle aree al contorno.

Il complesso edilizio è costituito da quattro corpi di fabbrica dislocati intorno ad una corte ove insiste la struttura.

Il presente Progetto Esecutivo riguarda gli interventi di risanamento e consolidamento dei Corpi A, B e C, nonché della sistemazione delle aree esterne nelle immediate vicinanze del corpo B sui lati del cortile interno e di Via Maiella.

Il complesso edilizio è sottoposto a tutela i sensi Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. L’impianto originario risalente alla fine del 1500 si riferisce al complesso conventuale indicato come “S. Maria Maddalena monastero di Celestine”. L’iniziativa si colloca nel quadro delle attività di sviluppo urbanistico che all’epoca ricevette un rilevante impulso dagli Ordini religiosi attraverso il completamento delle “chiese di locale” e la fondazione di complessi conventuali.

L’edificio, situato nel centro storico, in prossimità della basilica di S. Bernardino, ai piedi dell’omonima scalinata, fu oggetto di interventi e modifiche nel corso dei secoli, fino alla definitiva trasformazione in Regio liceo tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, periodo in cui rientrano anche le trasformazioni urbanistiche che coinvolsero la città dopo il terremoto del 1915.

Attraverso lo studio iconografico, ne emergono tracce sin dal 1575, con l’indicazione del nome di “S. Maria Maddalena monastero di Celestine”.

Il complesso edilizio si presenta, allo stato attuale, secondo le recenti trasformazioni apportate con i lavori di cui al “Progetto di Riqualificazione ed adeguamento dell’Edificio ex sede Liceo Scientifico in Località S. Maria di Farfa per nuova sede uffici comunali, 1° stralcio esecutivo” redatto nel 2003 da progettisti incaricati dal Comune.

Nell’ambito di un primo stralcio esecutivo di tale progetto sono stati realizzati alcuni interventi che, a causa dell’evento sismico del 2009, non hanno potuto avere compimento. In particolare le trasformazioni di maggiore rilievo hanno riguardato: la realizzazione di un’autorimessa multipiano su 3 livelli insistente al di sotto della nella corte interna del complesso,  con accesso dalla Piazza Bariscianello (q. 0,00) ed uscita a quota cortile (q. +6,30), l’inserimento di un nuovo corpo scala  a ascensori nella testata ovest del Corpo B, le opere edili ed impiantistiche per la riqualificazione funzionale del complesso, la sistemazione delle aree esterne su Via Maiella, la realizzazione di locali tecnici esterni alla testata Ovest del Corpo B.

Dopo il sisma del 2009, infine, sono stati realizzati gli interventi di consolidamento strutturale del Corpo D.

 

Gli interventi strutturali

Sul corpo A è stata prevista, previa demolizione completa del fabbricato esistente, la realizzazione di un nuovo edificio, avente ingombri planimetrici ed altimetrici con sagome strutturali identiche a quelle attualmente in situ, ma realizzato con strutture a pilastri, travi e solai prefabbricate e precompresse in c.a.p., su fondazioni in conglomerato cementizio ordinario armato gettate in opera, e con una copertura a capriate in legno lamellare, al fine di velocizzare in opera tutta la fase costruttiva. Le pareti perimetrali saranno realizzate in blocchi in laterizio porizzati, termo-isolanti, portanti ed antisismici per uno spessore cm. 35 con cappotto esterno da cm. 10. Inoltre, si sottolinea la realizzazione della soluzione di continuità con l’adiacente Corpo B, con la formazione di un giunto sismico tra le due costruzioni, in modo da rendere completamente indipendenti sismicamente i due corpi di fabbrica.

Per il corpo B sono stati previsti interventi diffusi su fondazioni, murature verticali ed orizzontamenti compresi la copertura, al fine di ottenere un miglioramento sismico globale di qualità che permetta la fruibilità dell’impianto sotto le nuove richieste d’uso (Uffici Comunali aperti al pubblico). In particolare, per le strutture fondali, da realizzare ex-novo mediante una platea generale in c.a. dello spessore di 25 cm, in affiancamento a quelle esistenti, si è previsto la preliminare demolizione dell’attuale solaio ventilato posto a quota + 6,35 mt, la regolarizzazione del piano fondale nelle brecce aquilane e la realizzazione per tratti degli interventi di scasso in breccia di muratura per l’alloggiamento delle imperniature sul perimetro. In prossimità delle murature trasversali e dei pilastri isolati, è previsto l’innervamento della predetta soletta fondale con travature di dimensioni pari a 50×30 cm.

Per le murature dei setti in elevazione è previsto il consolidamento differentemente in funzione della tipologia riscontrata in situ. Per le “Muratura in pietrame disordinata” è stato previsto un primo rinforzo mediante iniezione di malte consolidanti traspiranti antiritiro, chimicamente compatibili, attraverso ugelli in fori predisposti secondo uno schema a quinconce con densità di fori pari a 4 al mq, a pressione controllata secondo le consuete tecniche dell’iniezione in muratura. Inoltre, l’intervento prevede il placcaggio bilaterale delle pareti con intonaco armato in rete in fibra GFRP opportunamente collegate fra loro.

Per le “Muratura in mattoni e malta di calce” e le “Muratura in blocchi di calcestruzzo” si è soltanto il placcaggio bilaterale delle pareti con intonaco armato in rete GFRP.

Fra gli interventi di rinforzo delle murature è ricompresa anche la realizzazione di un contrarco di rinforzo in mattoni pieni da disporre sotto l’attuale arco lesionato, da porre in ” carico” tramite iniezione del giunto.

Per quanto invece concerne gli orizzontamenti ed i sistemi voltati presenti e caratterizzanti la costruzione del Corpo B, sono state previste varie tecniche di consolidamento a partire dalle volte a crociera al piano a quota +6.09 mt, delle volte a botte allo stesso piano, e delle “volte incannucciate” al piano sovrastante, ai solai di copertura del piano a quota +10,62 mt, delle capriate di copertura.

Per le “volte a crociera”, previa rimozione controllata della pavimentazione presente condotta in modo da non indurre vibrazione sulle strutture sottili in laterizio, è stato previsto l’incollaggio di nastri in fibra di larghezza media di cm 30, secondo le direttrici principali con opportuno adesivo epossidico, avendo cura di estendere l’intervento in prossimità della connessione con le murature verticali tramite idonei risvolti verticali.

Per quanto concerne le “volte a botte” è stata prevista la sarcitura dall’intradosso delle fessurazioni presenti;

Per quanto concerne le “volte incannucciate” presenti a copertura del piano posto a quota +10,62 mt, il loro stato attuale non permette un intervento di recupero, per l’elevato stato di rimaneggiamento in cui si trovano. L’orizzontamento al piano +10,62, verrà ricostruito per intero con strutture portanti in acciaio frammiste a sistemi voltati in mattoni di coltello, e sovrastante getto di calcestruzzo leggero con rete elettrosaldata.

Per il “Corpo D”, oggetto di un intervento di adeguamento strutturale post sisma 2009 è stato previsto l’inserimento di un nuovo corpo scala e la creazione di un blocco servizi,.

Per l’alloggiamento della nuova scala è stata prevista la demolizione del solaio in putrelle e tavelloni della quota +10,62 mt. ed il successivo rifacimento lasciando apposito vano scala. La struttura della nuova scala sarà realizzata in profilati metallici tipo IPE160 E HEA160, con elementi porta gradino in lamiera sagomata e gradini in pietra, il tutto in analogia con la scala esistente in testata ovest del Corpo B, mentre il piano di smonto scala sarà realizzato mediante profili in acciaio del tipo IPE160 ed IPE270 sui quali si vincolerà una lamiera grecata collaborante e getto di calcestruzzo di irrigidimento.

Opere impiantistiche 

Il progetto ha previsto la realizzazione dei seguenti impianti:

1 – Cabina di trasformazione MT/BT

2 – Impianto elettrico

3 – Impianto idrico e fognario

4 – Impianti meccanici

5 – Impianti speciali (IRAI/EVAC/Antintrusione)

IMPORTO DELLE OPERE 

E.22 – € 1.957.251,11

S.03 – € 1.525.016,20

IA.01 – € 107.948,22

IA.02 – € 504.857.50

IA.04 – € 357.326,37

SERVIZIO SVOLTO

Progettazione esecutiva e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione

GALLERIA

  • Località
    L'Aquila
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